Centri dedicati alle vittime di tratta: protocollo ad Ancona

Siamo lieti di annunciare che l’esperienza del CAS Tratta è stata ieri formalizzata con un protocollo, i cui firmatari sono la Prefettura UTG di Ancona, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona, e la nostra associazione

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Da interno.gov.it

Nascono dalla collaborazione tra prefettura, commissione per la protezione internazionale e associazioni territoriali

Un’intesa, prima del genere sul territorio anconetano, per la costituzione di strutture dedicate alle vittime dell’attività criminosa della tratta, che riguarda in particolare le donne, è stata siglata oggi in videoconferenza dal prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto, dal presidente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, Virginia Rizzo, da don Aldo Buonaiuto dell’Associazione “Pace in Terra” e da Rossella Papili dell’Associazione “Freewoman ODV”.

Il protocollo “Centro di Accoglienza Straordinaria vittime di tratta”, autorizzato dal ministero dell’Interno, realizza, senza oneri, l’istituzione di centri di accoglienza destinati a persone richiedenti protezione internazionale che si trovino in condizioni di particolare vulnerabilità derivanti dall’essere potenziali vittime di tratta o di grave sfruttamento.

Vi saranno indirizzate persone che, nel corso di colloqui con la Commissione protezione internazionale o per i comportamenti tenuti durante il periodo di ospitalità, hanno evidenziato questo genere di problematiche.

Nei centri, gestiti da personale qualificato, si svolgeranno attività di sostegno psicologico, nonché di informazione e valutazione anti–tratta. La procedura di valutazione del soggetto può anche sfociare, se ne ricorrono i presupposti previsti dalla normativa sull’immigrazione, nell’inserimento dello stesso in un progetto individuale di protezione sociale.